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LORDO
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LORDO.
Definiz: Add. Sudicio, Sozzo, Sporco.
Dal lat. luridus. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Con piangere e con lutto, Spirito maledetto, ti rimani, Ch'io ti conosco, ancor sie lordo tutto.
Esempio: E Dant. Inf. 9: Poi si rivolse per la strada lorda.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 78: La mano lorda non può l'altrui lordezza nettare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 108: Col grifo e con l'ugna predatrice Spargeano (le arpie) i vasi e rapian le vivande; E quel che non capia lor ventre ingordo, Vi rimanea contaminato e lordo.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 25: Era la veste di lui stracciata e lorda.
Esempio: Cellin. Pros. 28: Imperò la detta opera diviene a essere alquanto unticcia e lorda, bisogna, finito che e' sia, bollirlo in una cenerata, in nel modo che e' s'è insegnato a lavorare di niello.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 304: Onde si dice d'un che abbia panni lordi: E' può uccellar in sul suo; alludendo ec.
Esempio: Soder. Anim. domest. 213: L'oche sono animali impuri, lordi, sporchi e d'inesplebile voracità.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 77: Volli.... Lavarmi il viso, e rassettarmi il seno, Acciò sì lorda non m'avesse scorto.
Esempio: Not. Malm. 1, 222: Lordo. Sudicio, Schifo. Viene dal latino luridus.... Questo epiteto s'adatta non solamente all'uomo, ma ancora ad ogni materiale o strumento, sopra il quale sia schifezza.
Esempio: Red. Lett. 2, 299: Che bel vedere sarebbe V. S. illustrissima nel giocar la sera colla signora Anna Maria all'Ombre, con un paro di manaccie, lorde, sudice e nere.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 169: Mentisti, mondo, ch'i' t'ho conosciuto, E più non vo' mangiar de' tuoi confetti, Perchè son dentro lordi e di fuor netti.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Sanno la vita sua viziata e lorda.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 313: E perchè molto si vergognava di vedersi lorda dentro, non si curò della vergogna di fuori.
Esempio: E Cavalc. Pist. Eust. 377: Vedraine alquante vedove, ma in verità non ebbono mai marito, che ricoprono la loro lorda e infelice coscienza con vestimenti religiosi e onesti, le quali ec.
Esempio: Varch. Boez. 57: Nè le ricchezze possono spegnere la insaziabile avarizia, nè la potestà farà mai padrone di se medesimo colui, lo quale le ree e lorde libidini tengono con indissolubili e non disnodevoli catene legato.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 54: Non arebbe egli per avventura a tanti suoi gloriosissimi fatti di pace e di guerra imposto fine sì lordo e sozzo, per ira e per ambizione intempestiva di dominare.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 261: Aveva in mano il governo della città, ed era di Lucullo nimico, non per altro se non perchè egli aveva in odio la vita sua lorda e macchiata d'amori disonesti, d'insolenza, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 281: Spirito lordo, potenze lorde, pensieri lordi, non sono specchi da mettere innanzi al volto di sì bel sole.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 233: Di necessità, se il compagno sarà lordo, e che tu gli praticherai dattorno, tu ti lorderai.
Definiz: § III. Spesso in costrutto con un nome retto dalla prep. Di, e denotante il termine di ciò che arreca lordura, che imbratta; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 18: E mentre ch'io là giù con l'occhio cerco, Vidi un col capo sì di merda lordo, Che non parea s'era laico o cherco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 1: O esecrabile avarizia, o ingorda Fame d'avere, io non mi maraviglio Ch'ad alma vile e d'altre macchie lorda, Sì facilmente dar possi di piglio, Ma che ec.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 10: E so con lingua anch'io di sangue lorda Quel nome proferir grande e temuto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 36: Pirro provocato,... con l'aspetto lordo di sangue, spaventevole alla vista, e sospintosi fra essi, menò un colpo di spada sopra la testa al barbaro.
Esempio: Dat. Selv. epit. 12: L'ascolta, e freme l'inquïeta Erinni, E con torve pupille il ciel mirando Minaccia stragi, e per dolor si morde Le labbra di velen lorde e spumanti.
Esempio: Segner. Pred. 292: Parlo, uditori, con esso voi qui presenti, come se voi foste i lordi di quella macchia, di cui nè pur siete forse i contaminati (qui in forza di Sost.).
Definiz: § IV. Aggiunto di peso, vale, figuratam., Non netto; Da cui non sia detratto il peso dell'invoglio, del vaso, o checchè altro contenga merci, derrate, o simili. –
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 34: Tutte le cose nominate.... s'intendano pagare lorde.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 235: El Banco non ha avere se non una balla di lino, che dice el nostro quaderno.... libbre 845 lordo, in dì 20 di luglio 1589.
Definiz: § V. Nello stesso senso, detto di conti, somme, stipendj, o simile, vale Cui non sia stata fatta la tara consueta, o Da cui non sia stala defalcata la ritensione o la imposta. –
Esempio: Not. Malm. 1, 222: Lordo si dice ancora de' conti o de' pesi che non son netti di tara.
Definiz: § VI. Al lordo, parlandosi di pesi, conti, stipendi, o simile, vale Senza defalcare le spese o aggravj da detrarsi; e usasi tanto assolutam., quanto con un compimento. –
Esempio: Not. Malm. 1, 222: La tal mercanzia al lordo pesa mille libbre, o importa mille scudi; e al netto pesa novecentocinquanta libbre, o importa novecencinquanta scudi.
Esempio: Legg. Band. C. 29, 251: Avanti di muovere tali colli dal detto magazzino di Livorno, debbano i mercanti.... ottenere.... la licenza, che contenga il numero, marca e peso di detti colli al lordo.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 2: La provvisione al lordo di retensione ed emolumenti, che ritirava il cancellier comunitativo d'Anghiari dai sei Comuni componenti la comunità suddetta.